Il logoramento del bear market.
Tutto è ciclico.
#OttobreEdufin2022
L’essere umano è da sempre governato da due emozioni diametralmente opposte tra di loro: paura ed avidità.
E la natura umana, istintiva, non va d’accordo con la pazienza e la disciplina indispensabile all'investitore consapevole per ottenere i risultati attesi.
In termini comportamentali:
2021: mercati con valutazioni elevatissime, premura di comprare per non perdersi "il treno";
2022: mercati che rispetto a quelle valutazioni hanno sconti del 25-30%, tentazione di vendere per poi rientrare...
Accade spesso negli investimenti di tipo finanziario di dimenticare il concetto di valore, gli ostacoli sembrano prendere il sopravvento e si perde di vista la messa a fuoco degli obiettivi.
Mille diventano allora le ragioni per s-vendere.
Pensiamo al momento attuale che stiamo vivendo: ci sarebbero appunto 1000 e più ragioni per credere alla fine del mondo o al crollo totale della nostra società:
Conflitto in Ucraina e minacce nucleari
Ma, ahimé, queste cose, guardandoci un attimo indietro, non ci dicono nulla di nuovo: pensate al 2008 per esempio o, molto più recentemente, al 2020. Paura confusa con pericolo, contingente confuso con permanente.
Il grafico per istogrammi è il rendimento annualizzato delle principali asset class dal 2002 al 2022. In arancione, notate il rendimento annualizzato realmente realizzato invece dell’investitore medio.
A cosa si deve questa sotto performance così evidente? Semplicemente all’emotività, che ci fa commettere errori tecnici ed operativi, guidati sempre dalle due emozioni paura ed avidità, a seconda del caso.
In questi casi fare previsioni di scenario è una delle peggiori azioni da compiere per reggere l’urto emotivo.
Serve invece avere metodo e prospettiva, intesa come conoscenza di storia e meccanismi dei mercati e guardare avanti, conoscere i propri obiettivi ed i motivi per i quali investiamo, specialmente quando le 'sirene di Ulisse' ci tentano.
Dobbiamo ricordarci che è tutto ciclico, i mercati come la natura umana, anche con le parole di Howard Marks: “i mercati e la natura umana sono un pendolo, che oscilla tra due estremi, e difficilmente resta fermo nel mezzo”.
Ed è il movimento di quel pendolo che per la natura umana è vita, è negli investimenti il generatore del valore.