venerdì 30 Settembre 2022

Il logoramento del bear market.

Tutto è ciclico.

#OttobreEdufin2022

L’essere umano è da sempre governato da due emozioni diametralmente opposte tra di loro: paura ed avidità.

E la natura umana, istintiva, non va d’accordo con la pazienza e la disciplina indispensabile all'investitore consapevole per ottenere i risultati attesi.

In termini comportamentali:

2021: mercati con valutazioni elevatissime, premura di comprare per non perdersi "il treno";
2022: mercati che rispetto a quelle valutazioni hanno sconti del 25-30%, tentazione di vendere per poi rientrare...

 

Accade spesso negli investimenti di tipo finanziario di dimenticare il concetto di valore, gli ostacoli sembrano prendere il sopravvento e si perde di vista la messa a fuoco degli obiettivi.
Mille diventano allora le ragioni per s-vendere.

 

Pensiamo al momento attuale che stiamo vivendo: ci sarebbero appunto 1000 e più ragioni per credere alla fine del mondo o al crollo totale della nostra società:


Conflitto in Ucraina e minacce nucleari
Prezzi dell’energia alle stelle
Inflazione elevata e in ascesa
Tassi di debito in salita e rendimenti reali negativi
Mercati finanziari in calo
Possibile recessione
Minaccia di Taiwan tra Usa e Cina
Probabilità di utili in calo nella prossima trimestrale
Dollaro storicamente molto forte


Ma, ahimé, queste cose, guardandoci un attimo indietro, non ci dicono nulla di nuovo: pensate al 2008 per esempio o, molto più recentemente, al 2020. Paura confusa con pericolo, contingente confuso con permanente.

Il grafico per istogrammi è il rendimento annualizzato delle principali asset class dal 2002 al 2022. In arancione, notate il rendimento annualizzato realmente realizzato invece dell’investitore medio.

A cosa si deve questa sotto performance così evidente? Semplicemente all’emotività, che ci fa commettere errori tecnici ed operativi, guidati sempre dalle due emozioni paura ed avidità, a seconda del caso.
 

In questi casi fare previsioni di scenario è una delle peggiori azioni da compiere per reggere l’urto emotivo.

Serve invece avere metodo e prospettiva, intesa come conoscenza di storia e meccanismi dei mercati e guardare avanti, conoscere i propri obiettivi ed i motivi per i quali investiamo, specialmente quando le 'sirene di Ulisse' ci tentano.


Dobbiamo ricordarci che è tutto ciclico, i mercati come la natura umana, anche con le parole di Howard Marks: “i mercati e la natura umana sono un pendolo, che oscilla tra due estremi, e difficilmente resta fermo nel mezzo”.

Ed è il movimento di quel pendolo che per la natura umana è vita, è negli investimenti il generatore del valore.

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